Rifugiati in alto mare: appello urgente al Presidente della Repubblica
Sulle coste italiane, come su quelle degli altri Paesi affacciati sul Mediterraneo, continuano ad arrivare persone a bordo di imbarcazioni di fortuna. In Sardegna, Sicilia, Calabria, ogni notte ci sono piccoli sbarchi. Intanto, invece, le navi delle ONG che salvano vite sono costrette a rimanere in alto mare da disposizioni del Ministro dell’Interno italiano. In questa situazione si aggravano le condizioni di disagio delle persone che arrivano da lunghi e drammatici percorsi e si incentivano forme di attraversamento ancora più pericolose.
Per questo come Osservatorio Solidarietà, assieme ad Adif, Costituzione Beni Comuni e Laudato Si’ abbiamo lanciato un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un suo intervento a tutela dei diritti umani sanciti dalla Costituzione.
Numerose le adesioni immediate di associazioni e singoli: la raccolta firme prosegue qui.
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Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
ci rivolgiamo a Lei come alla massima autorità a garanzia del rispetto delle Istituzioni repubblicane e della Costituzione, per chiederLe di intervenire nel caso della nave Sea-Watch3, in stallo da otto giorni in acque internazionali, al limitare delle acque italiane, con a bordo 43 profughi divenuti ostaggi – insieme ai loro salvatori – di una politica dimostrativa che dimentica vite, esistenze, umanità.
A Lampedusa questa notte si dormirà sul sagrato della Chiesa per chiedere che i quarantatré naufraghi a bordo, sopravvissuti ai lager libici, vengano accolti in un porto sicuro e smettano di soffrire inutilmente, dopo tanto dolore già patito. Molti di loro soffrono di disidratazione e mal di mare, a causa dell’incessante rollio dello scafo, come affermato oggi dalla comandante della nave.
Questa notte – la notte che ironicamente conclude la Giornata mondiale del rifugiato – nemmeno noi dormiremo. Forse neppure Lei.
Ci appelliamo a Lei affinché non venga assunto dall’Italia alcun provvedimento che sia in contrasto con il rispetto dei diritti umani, il buon senso e l’eredità politica, giuridica e umana che ci è stata consegnata dai Padri costituenti, che vede il sacro e inderogabile principio della solidarietà richiamato nell’art. 2 della nostra Costituzione.
Chiediamo a Lei, signor Presidente, che è garante della nostra convivenza civile, che la pietas, la giustizia, l’inviolabilità dei diritti fondamentali, il principio di separazione dei poteri e il rispetto delle convenzioni internazionali sottoscritte dal nostro Paese continuino a essere la base della nostra vita democratica di cittadini.
Con gratitudine
Osservatorio Solidarietà
ADIF – Associazione Diritti e Frontiere
Costituzione Beni Comuni
Associazione Laudato si’
Fondazione Casa della Carità “A. Abriani”
ARCI
ASGI
DiEM25 Italia
Noi Siamo Chiesa
Rete delle Città in Comune
Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos
ATTAC Italia
Fondazione Arché Onlus
Coordinamento Libera Milano
Fiom Cgil Regionale Lombardia
COSPE Onlus
La Sinistra
ANPI Monza – Brianza
Comunità di Sant’Egidio Milano
Il razzismo è una brutta storia
Comitato Undici Giugno Milano
Progetto Continenti Onlus
SAMIA Insieme per l’uguaglianza
CISDA – Progetto Afghanistan
Associazione Mamme a scuola
Associazione Energia Felice
Comitato 3 Ottobre
Associazione Buen Vivir
Mamre Onlus – Borgo Manero
Hayat Onlus
Nation25
Associazione Oltre il Mare
Movimento Caschi Bianchi
Progetto Tenda Onlus Torino
Casa per la Pace Milano
Volontari della Casa della Carità